Ilva: quale può essere la soluzione sul lungo periodo?
Ilva: quale può essere la soluzione sul lungo periodo?

L’Ilva di Taranto fu inaugurata ufficialmente nel 1965, e si conta che già nel 2006 le emissioni avessero raggiunto le 30.000 tonnellate l’anno, in aggiunta a danni ambientali incalcolabili.
L'acciaio è un materiale vitale per un'economia moderna e industrializzata. Edifici moderni, automobili, navi, strumenti, macchinari industriali ed elettrodomestici non sarebbero immaginabili senza le sue proprietà uniche e diversificate. L'acciaio è una componente vitale nella maggior parte degli ecosistemi industriali dell'UE. Si stima che, per ogni persona nell'UE, siano attualmente in uso circa 12 tonnellate di acciaio.
Le prime accuse contro l’ex Ilva vengono fatte nel 2012 e il processo denominato “Ambiente svenduto” sembra abbia raggiunto un primo step nelle necessarie condanne dove i 47 indagati sono accusati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
Al momento sembra che gli impianti continueranno a funzionare così come sono fino al pronunciamento della sentenza da parte della Cassazione.
Ma quale potrà essere la soluzione sul lungo periodo?
L’industria dell’acciaio è un settore fondamentale e di punta all’interno dei Paesi della Comunità Europea, ma per rimanere tale deve rinnovarsi e innovarsi in modo tale da concorrere alla diminuzione delle emissioni. L'industria siderurgica dell'UE rappresenta attualmente 221 Mt di emissioni di gas a effetto serra all'anno (comprese le emissioni dirette e indirette). Si tratta del 5,7% delle emissioni totali dell'UE. Tale industria ha già ridotto le emissioni del 26% dal 1990, grazie a miglioramenti dell'efficienza energetica e tassi di riciclaggio più elevati. Il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, tuttavia, richiede cambiamenti radicali nel modo in cui viene prodotto l'acciaio.
La posizione strategica dell’ex Ilva sia dal punto di vista economico, sociale e territoriale ha comportato scontri tra comunità locali, industria e partiti politici che per anni hanno bloccato ogni avanzamento dal punto di vista decisionale e tecnologico. I fondi del Next Generation EU, le linee guida della tassonomia e il Just Transition Fund sono occasioni imperdibili per permettere la vera transizione di un impianto ormai obsoleto che però gioca un ruolo ancora chiave nell’economia italiana. Quindi, mentre la giustizia fa il suo corso, è necessario che si prendano decisioni coraggiose che pensino davvero a tutti gli aspetti legati alla sostenibilità.