Il governo appoggi le assemblee cittadine

Il governo appoggi le assemblee cittadine

1 giu 2021, 16:35:09 UTC

CONTRO IL FALLIMENTO DELLA CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA – IL GOVERNO APPOGGI ASSEMBLEE DI CITTADINI IN ITALIA NELL’AMBITO DELLE INIZIATIVE DI DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA PREVISTA DALLA COFE

Da maggio 2021 alla primavera del 2022 si svolge la Conferenza (CoFE) per fornire orientamenti sul futuro dell'Europa. 

I principi ispiratori risultano veramente ispirati: partecipazione dal basso, democrazia partecipativa, parità di genere. Un’occasione per un cambio di passo nella storia dell’integrazione europea, dove ai più sembra che quasi tutti i processi che hanno fatto avanzare il progetto di una “unione sempre più stretta fra i popoli europei” sono stati realizzati senza un reale coinvolgimento di quegli stessi popoli europei che l’integrazione avrebbe dovuto unire.

In realtà a oggi ci sono molti dubbi sul fatto che la voce dei cittadini abbia veramente un peso nelle decisioni che alla fine spetteranno alla Presidenza congiunta di Parlamento, Consiglio e Commissione.

La Piattaforma Digitale vede una partecipazione limitatissima (>20'000 partecipanti su oltre 400 Mn di cittadini eleggibile dell’UE), ma nel contempo un numero enorme di proposte (già oltre 4000) di cui non si capisce come la Plenaria potrà far tesoro.

I Citizens’ Panel (Assemblee dei cittadini) non sono stati ancora convocati, né i cittadini sorteggiati. Nessuna traccia di eventi decentrati a livello nazionale o regionale.

La Plenaria inizierà i suoi lavori il 19 Giugno senza i cittadini, con solo i rappresentanti delle istituzioni; i “non addetti ai lavori” non potranno essere presenti prima dell’autunno.

Cosa fare perché la CoFE non sia un fallimento?  Perché il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini non finisca per essere di fatto limitato a una vasta consultazione ben lontana dall’idea di un ampio dibattito pubblico? Perché l’appello ai cittadini per partecipare non risulti essere un boomerang, risultando un ulteriore motivo di disillusione e di distacco dalle istituzioni? 

Naturalmente è necessaria e urgente una campagna di comunicazione, informazione e sensibilizzazione. Tuttavia una massiccia mobilitazione delle opinioni pubbliche non può essere l’unico criterio per misurare il successo del dibattito sul futuro dell’Europa. I cittadini potrebbero ben non voler o saper partecipare alla Piattaforma digitale, soprattutto in assenza di meccanismi chiari che assicurino che non si tratterà di un merio esercizio di rito. 

Molto più importante sembra essere rinforzare e rendere centrali tutti i meccanismi di democrazia partecipativa previsti in origine, ed in primis i Citizens’ Panel e gli eventi decentrati a livello locale.

A tal fine, e volendo rimanere ad un ambito di iniziativa propriamente nazionale, la CoFE prevede appositamente eventi cd “decentrati”. 

La Legge di Bilancio 2021 (c.626) ha stanziato 2 milioni di euro per realizzare iniziative, (coordinate dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale), volte a dare concreta attuazione alla partecipazione dell'Italia alla Conferenza sul futuro dell'Europa.

In questo ambito l’Italia dovrebbe organizzare una o più Assemblee di Cittadini Informati, in particolare sul Clima o sui quattro temi che saranno attribuiti ai Citizens’ Panel della CoFE. Le delibere della/e assemblea non potrebbe essere ignorata dalla Plenaria della CoFE.

Il tempo scarseggia ma il nostro paese può fare leva su una proposta già pronta, quella della Proposta di legge di iniziativa popolare sulle assemblee dei Cittadini, presentata dal Comitato politicipercaso.it, a cui aderisce anche Volt Italia. Principi e modalità operative sono già definiti, come sintesi delle migliori esperienze internazionali.

Cercheremo di coinvolgere alcuni trai soggetti chiave per convincere la Task Force del Governo ad ottenere questo risultato visionario ma non velleitario. 

I nostri compagni di viaggio ideali sono la Piattaforma italiana di preparazione della CoFE https://movimentoeuropeo.it/images/headers/Elenco_aderenti_rete_Conferenza_europea.pdf, promossa dal Movimento Europeo e il Comitato Politici per Caso 

Volt Italia ha aderito ed è soggetto attivo sia della Piattaforma che del Comitato.

Se riuscissimo a dar luogo ad Assemblee di Cittadini, l’Italia potrebbe, una volta di più, fare da traino per mostrare la strada all’Unione Europea e valorizzare i meccanismi della Democrazia Partecipativa, architrave irrinunciabile per l’architettura futura dell’Unione Europea