La Calabria è stufa di essere ultima
La Calabria è stufa di essere ultima
Ultima posizione nella classifica di Livelli Essenziali di Assistenza per servizi sanitari e assistenziali, ultima per infrastrutture e per fattori produttivi.
La gravissima arretratezza che la nostra terra vive, non si risolve in un semplice cambio di commissario, specie se a #Cotticelli, commissario inconsapevole, si sostituisce #Zuccatelli che con le sue dichiarazioni aberranti sull’inutilità delle mascherine e di come il virus si trasmetta solo “baciandosi per 15 minuti con la lingua in bocca” si afferma già dal principio come nuovo schiaffo alla dignità di un’intera regione e dell’intero popolo calabrese.
Governo e Regione devono prendersi la responsabilità di nominare un commissario di spessore e finalmente competente a risolvere una situazione che si trasforma di giorno in giorno in un’opera drammatica e surreale. Si deve intervenire subito.
Siamo stufi di essere “terra dei diritti calpestati”, come ci definì la fu Presidente Santelli qualche giorno prima della sua morte rivolgendosi al presidente Conte sul caso sanità, vogliamo finalmente diventare terra di eguali servizi e opportunità rispetto al resto del territorio nazionale.
Il nostro pensiero va alle province di Locri, Soveria Mannelli, Paola e Taurianova, in cui la sanità è ridotta all’osso e ospedali “razionalizzati”, lasciando a sé stesse intere parti di popolazione sfornite dei diritti essenziali di assistenza e delle possibilità di cura.
11 lunghi anni di silenzio amministrativo e governativo bipartisan dall’inizio della stagione della Calabria commissariata. E questo silenzio va rotto qui. #lasalutenonèunlusso
Investiamo sui servizi e investiamoci ora, ricominciamo dalle criticità già evidenziate dai decreti di commissariamento e quelle già evidenziate dai rapporti sui livelli essenziali di assistenza. Mettiamo al primo posto la salute:
- Partiamo dal potenziamento della rete di assistenza locale, dall’ampliamento dell’organico sanitario e assistenziale;
- Ammoderniamo le strutture ospedaliere territoriali per raggiungere finalmente gli standard nazionali;
- Realizziamo finalmente un centro COVID regionale e delle residenze COVID dedicate ai pazienti, per fronteggiare, come si deve a una regione facente parte di un Paese civile, la pandemia;
- Finanziamo la strumentazione e le infrastrutture necessarie a garantire un numero adeguato di posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva.
Questo è quello che Volt Calabria chiede e propone, è finita l’ora delle pezze e dei sussidi, è finita l’ora dell’agire solo in emergenza, è ora di agire per una Calabria italiana ed europea.
#Rialziamoci calabresi, il futuro parte da noi.